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lunedì 12 maggio 2014

10 MAGGIO 2014 - SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO

Questo 2014 mi sta regalando tante incredibili esperienze, tra cui la presentazione del mio romanzo d'esordio L'altra faccia del cammeo - Edizioni Leucotea al Salone Internazionale del Libro di Torino. Sono tornata nella mia Martina Franca la notte scorsa e ancora fatico a credere che tutto ciò sia accaduto. Sono stati due giorni intensi, ma cercherò brevemente di condividerli con voi. 
Sabato 10 Maggio l'apertura del Salone era alle 10:00, ma circa un'ora prima - considerando la fila del giorno precedente - ho avuto il piacere di ritirare il badge da relatore. Incredula l'ho indossato e in attesa ho vissuto quei minuti nell'inconsapevolezza di ciò che sarebbe avvenuto di lì a poco. Era in assoluto la prima volta che mettevo piede a Torino e del Salone Internazionale del Libro ne avevo solo sentito parlare. Come un pesciolino fuor d'acqua ho varcato l'ingresso e timidamente mi sono guardata attorno. I miei erano gli occhi sgranati di una bambina nel mondo dei balocchi e per l'emozione non sapevo da dove cominciare a esplorare. Ovviamente avevo un'indescrivibile voglia di conoscere la mia famiglia editoriale Edizioni Leucotea e piacevolmente mi sono ritrovata dinanzi a persone amorevoli e appassionate del proprio lavoro. Di questo non avevo dubbi, ma conversarci personalmente è stato come passeggiare in un giardino pieno di effluvi avvolgenti. Auguro a tutti gli scrittori di trovare una Casa Editrice - come la mia -  che ha come prerogativa coccolare sia l'opera che l'autore.
Voglio ora parlarvi di un aspetto importante che si aggancia sia al mio rapporto con la Casa Editrice, sia al prosieguo della giornata. La presentazione del mio libro era prevista per le 21:00, così come è ovvio che fosse, ho iniziato a visitare il Salone: un'infinità di espositori, Case Editrici piccole, medie e grandi; sale adibite alle presentazioni ed eventi su eventi. E' stata un'esperienza magnifica, ma ad oggi mi rendo conto di non essermi approcciata al Salone come una semplice lettrice. Perché dico questo? Il passo successivo alla stesura del romanzo è la ricerca delle Case Editrici a cui inviare il manoscritto. Bene, qui si svelano tanti altarini che semplicemente non hanno nulla a che vedere con la passione per la scrittura. Tra i tanti misteri scopri che alcune, tante, CE chiedono per pubblicare dei contributi economici, e non vi dico la delusione; tant'è che sabato scorso dinanzi a tutte - di cui molte ricordavo il nome - non ho potuto non essere selettiva. Incrociare lo sguardo di chi mi ha proposto un contratto a pagamento è stato una fitta al cuore. Perché sporcare la scrittura e l'editoria in questo modo? Ciò che vi sto raccontando farà di me una nemica per tutti coloro che sono scesi a compromessi, ma non posso restare in silenzio e non consigliare a chi vuole intraprendere il cammino della scrittura di rispettare la propria opera  e di non svenderla pagando per pubblicare velocemente.
Il Salone però non è stato solo questo; visitare gli spazi espositivi "seri" mi ha arricchito notevolmente. Nuove conoscenze, scrittori da tutto il mondo che hanno voglia di raccontare e di raccontarsi, editori emozionati per il loro esordio e altri felici di condividere il proprio lavoro.
Condividere... un verbo che ho il piacere di usare spesso, come ora che "condividerò" con voi le emozioni che ho provato durante la presentazione. Sedersi là dove si sono avvicendati altri autori, e non certo alla prima esperienza, se da un lato provoca ansia, dall'altro carica di adrenalina. E' sempre un piacere parlare della propria opera e farlo a Torino è certamente una grande soddisfazione.
E' stato un avvenimento che mai potrò dimenticare e che mi ha anche regalato nuovi amici. Tanti altri dalla mia città mi hanno sostenuto, ognuno a modo proprio, ma con viva presenza.
Oggi sono felice e poco mi importa di chi non condivide con me questo cammino. Non tutti sanno riconoscere il bene. 
Io intanto oggi ho fatto il mio solito giro nel giardino che con grazia mi ha accolta tra i suoi fiori. 
Ricca di emozioni ritorno alla mia semplice vita.

sabato 10 maggio 2014

Finalmente a Torino...
In questi giorni ho parlato così tanto del Salone Internazionale del libro di Torino e ora posso dire di esserci davvero vicino. Domani sarà il giorno della presentazione de L'altra faccia del cammeo - Edizioni Leucotea al grande pubblico torinese e non. E pensare che solo qualche ora fa ero nella mia amata Martina Franca... e poi la bellissima Torino. Ho visto molto poco durante il tragitto in taxi,  ma credo di esserne rimasta affascinata. Domani sarà tutto ancora più bello. Incrociamo le dita. Si è fatta una certa ora e  credo sia il caso di riposare. Ci vediamo domani al Salone...

martedì 6 maggio 2014

L'altra faccia del Cammeo la fragilità dei sogni


...e in attesa di essere presentato al Salone Internazionale del Libro, rispolveriamo il booktrailer del romanzo L'ALTRA FACCIA DEL CAMMEO, Edizioni Leucotea, scritto da Annamaria Zito.

lunedì 5 maggio 2014

FOLLA DI PENSIERI...

Troppi giorni sono trascorsi dall'ultima mia riflessione sul blog e in una settimana che conterrà un evento importante della mia vita, non si può restare in silenzio.Intanto in questo tempo trascorso ho goduto di una bella compagnia, ho fatto nuove amicizie e ho visto il mio romanzo prendere strade a me ignote. Ho avuto impegni su più fronti e ancora molti vi succederanno, ma tante energie non possono disperdersi nel nulla. Ora all'orizzonte c'è un nuovo sentiero da percorrere, un'esperienza che avrei fatto da semplice amatrice di libri e che invece il destino ha voluto che facessi con più partecipazione. L'altra faccia del cammeo sarà tra i libri presentati al Salone Internazionale del Libro di Torino, e io da madre ne sono orgogliosa. Vorrei condividere con tutti voi questa esperienza e ci proverò in tutti i modi; se non con le parole almeno con le foto. CONDIVIDERE... povero chi non ci riesce. Condividere gioie e dolori è camminare assieme, crescere e accrescere l'anima. Siamo abituati a condividere su Facebook, ma fino a che punto si può parlare di condivisione? Seppur nascosti dietro un monitor o un cellulare non riusciamo più a condividere se non foto o frasi altrui. E a questo punto chi siamo? Con che voce parliamo? Con quale mente ci preoccupiamo di pensare? E' un argomento troppo complesso e probabilmente questo è il posto meno adatto. Così basta moralismi. Condivido un'immagine. In questi giorni sto leggendo La storia di Elsa Morante e ieri sera nel buio della mia stanza mi sono immaginata in un rifugio a condividere con altri sconosciuti i giorni della guerra. Senti lo stomaco stringersi e il fiato spezzarsi. La fame, quella vera e non il languorino che con indifferenza soddisfiamo. Lo sporco che scivola sulla pelle e la puzza. Sirene, bombe e boati. Poi il nulla. Date, luoghi, nomi da ricordare... è questa la vera storia? O il senso di colpa che da ieri sera mi affligge?