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venerdì 28 marzo 2014

LA MIA VITA: UN ROMANZO CHE PRENDE FORMA...
Vivere la pubblicazione di un romanzo è un'esperienza affascinante che ti tiene continuamente in bilico su una fune. E' un gioco di sguardi e conferme. La fragilità prende il sopravvento; metti a nudo l'anima, ciò che sei o che sei stata. Moltitudini di parole scivolano oltre la porta e i personaggi a cui hai dato vita prendono il volo, forti di poter proseguire da soli. Nulla sarà più come prima e tra la gioia altrui devi tacere l'abbandono.
Presa dall'amore per ciò che scrivevo non ho mai riflettuto su come sarebbe stato questo momento. Si arriva alla fine di una storia un po' per caso... nell'ultimo "punto" un groviglio di emozioni vibra intensamente. E lo spazio vuoto che segue diventa la tela su cui la tua vita prenderà forma e dove qualcuno aggiungerà toni caldi e luminosi al tuo percorso. Oggi vivo nell'inconsapevolezza di ciò che accadrà. Vivo come una pagina bianca e cerco di prendere il meglio da quest'avventura.

lunedì 24 marzo 2014

LASCIO LA PAROLA A CHI HA LETTO IL MIO ROMANZO...
In due occasioni mi è capitato di recensire dei libri; non è mai cosa facile, soprattutto se in prima persona conosci il piacevole ma articolato mondo della scrittura. E' difficile restarne distaccati e vivi la recensione con la paura di lasciarti sopraffare dalla tua esperienza. Questo vale anche per qualunque libro ti passi tra le mani. Dal momento in cui intraprendi il cammino di prosatore, il tuo punto di vista di lettore muta. Quando però la recensione è un impegno che hai preso, ti chiudi nel baluardo e lasci fuori le "intromissioni". Ovviamente questa è la mia storia da recensore alle prime armi.
Successivamente viene il giorno in cui la casa editrice ti annuncia che il tuo romanzo è stato scelto per essere recensito; e qui tutto cambia. Per la paura, oltre a restare nel baluardo decidi di indossare un'armatura. Paura... qualcuno pubblicamente esprimerà un parere sul tuo romanzo. Sono stati giorni di lunga attesa. I miei pensieri si concludevano sempre con dei punti interrogativi. 
Sabato 22 Marzo "finalmente" - perché logorarsi non fa bene a nessuno -  la recensione è arrivata tra le mie mani... 
Non voglio aggiungere altro... solo GRAZIE a Giuliana Borghesani.


"L'altra faccia del Cammeo" di Annamaria Zito, Edizioni Leucotea 2014, recensione di Giuliana Borghesani.

Non leggevo un romanzo di questo genere dagli anni della mia giovinezza, quando i grandi romanzi romantici di Francia e Inghilterra erano il pane quotidiano per una giovane divoratrice di libri quale ero, e sono, benché ormai non più tanto giovane: un cammeo che passa di mano in mano tra le donne di una stessa famiglia, ma che forse, se avesse una volontà propria, sceglierebbe ben altro, figlie e madri, estranei che sanno condividere l'amicizia e l'affetto più di chi ce lo dovrebbe regalare per "legge". Ci sono tutti gli elementi dei romanzi, soprattutto francesi, del 1800, amore, morte, invidia, gelosia, soldi, perché no, anche di denaro si parla e, come sempre, questo avvelena anche i rapporti più stretti. Un romanzo di donne, in qualche modo, perché gli uomini, a me pare, fanno da sfondo, e non sempre positivo, se non qualcuno, certo non quelli da cui ci si aspetterebbe sostegno. Lascia sorpresi la fine del romanzo, o meglio, forse ci si aspetterebbe un esito diverso, ma probabilmente nel tempo in cui si svolge la storia questo corrisponde meglio alla realtà. La scrittura è ricca di colore, di profumi, che sembrano prendere forma, tanto che sembra quasi più consono alle scene pugliesi che a quelle francesi, perché questi sono i due luoghi in cui la storia è ambientata.


giovedì 20 marzo 2014

IL PRIMO INCONTRO CON I LETTORI...
Finalmente posso comunicare la data in cui battezzerò il mio romanzo: Domenica 6 Aprile 2014, alle ore 19,00 nell'incantevole centro storico di Martina Franca e precisamente a Casa Cappellari in Via Orfanelli, presenterò "L'altra faccia del cammeo" di Edizioni Leucotea. L'evento è organizzato da Asso Terraterra e Arte Franca Laboratori Urbani. A introdurmi e ad accompagnarmi lungo la serata ci sarà il Direttore di Martina News Massimiliano Martucci. Sarà una presentazione insolita, fatta di atmosfere evocative. Sfoglieremo assieme le pagine del romanzo attraverso un viaggio nel 1800. Preparate i sensi, saranno loro a condurvi da me...
foto realizzata da Francesco Torricelli

venerdì 14 marzo 2014

Una furtiva lagrima negli occhi suoi spuntò...

E' il 1832 quando "Una furtiva lagrima" conquista Milano. Gaetano Donizetti nell'arco di un mese compone l'opera che di lì a breve raggiungerà il cuore di tutti gli italiani e non solo: L'elisir d'amore. E' meraviglioso come un uomo dalle origini umili avesse tra le mani la potenza di sfiorare l'anima. Questa è per me la conferma che non bisogna essere eruditi per comporre, scrivere o comunque mettere al mondo pensieri e in questo caso musiche. Conoscere i sentimenti e lasciarsi avvolgere da essi è la chiave di tutto. In questo mio percorso, ancora solo alle origini, ho voluto (e non è solo merito mio) che Donizetti lasciasse scorrere sulla guancia della mia Isabelle "Una furtiva lagrima". Quando ora vi capiterà di rivedere il booktrailer del mio romanzo "L'altra faccia del cammeo" non lasciate niente al caso. Fermatevi, ascoltate con attenzione ogni parola e lasciate che esse entrino nella vostra vita vorticosamente.

Una furtiva lagrima
negli occhi suoi spuntò:
Quelle festose giovani
invidiar sembrò.
Che più cercando io vò?
M'ama! Sì, m'ama, lo vedo.
Un solo istante i palpiti
del suo bel cor sentir!
I miei sospir, confondere
per poco a' suoi sospir!
I palpiti, i palpiti sentir
confondere i miei co'suoi sospir!
Cielo! Si può morir!
Di più non chiedo, non chiedo.
Ah, cielo! Si può morir d'amor.



mercoledì 12 marzo 2014

Appena sfornato come del pane fumante entri, anzi, ritorni nella tua casa con indosso un abito più elegante...

http://www.edizionileucotea.it/it/home.php?s=0,1,2&dfa=do25&pg=&diditem=1806

https://www.facebook.com/pages/Laltra-faccia-del-cammeo/1471596399735884?ref=hl

IO E LA SCRITTURA: AMICHE DI PENNA.

Ricordo bene il giorno in cui tutto ha avuto inizio. Sento ancora gli odori, ne vedo la luce soffusa e il cuore... difficile da trattenere nel petto. Su questa strada sono stata accompagnata da amici a cui non potrò mai rinnegare il merito di essere riusciti a tirar fuori le mie potenzialità. Occhi saggi che hanno visto oltre, là dove nemmeno io avevo provato mai ad affacciarmi. Poi quando per la prima volta ho deciso di vedere anche io oltre, nell'oltre racchiuso in me, mi sono innamorata di tutta quella luce e ho deciso di portarla fuori. Come? Attraverso la scrittura. Da lì non mi sono più fermata. 
Una settima fa è uscito il mio romanzo d'esordio e ancora fatico a crederci, tanto da non riuscire a godermi il momento. Quando inviavo il manoscritto alle case editrici sapevo che ciò poteva avverarsi, ma la vedevo una realtà troppo lontana. Invece è accaduto e cosa importante, per chi è del settore, senza investire un centesimo.
Io e la scrittura siamo diventate sorelle inseparabili e assieme attraversiamo questo sentiero fatto di emozioni. Insieme non abbiamo paura e sappiamo che qualunque cosa accadrà resteremo sempre innamorate l'una dell'altra.
"Io sono convinta che la scrittura non serva per farsi vedere ma per vedere", Susanna Tamaro


domenica 9 marzo 2014

MI REGALO UN'ORA...

Voglio calzare scarpe di raso e sentire i capelli acconciati tirar sulla fronte. 
Il bustino stringe in vita e il caldo della sala scivola lungo la nuca... 
Sarà un'ora di altri tempi. Lascerò che Chopin mi conduca lungo la notte. Aprirò libri ingialliti e sfoglierò pagine vissute. Bacche di rose... Vermiglie,  profumate l'aria che sospira alla finestra, mentre il pendolo marcia aldilà della parete. Non voglio curarmi d'altro se non di questa ora tutta mia. 

CHOPIN:

sabato 8 marzo 2014

NON CHIAMATEMI DONNA...

 
 
Caen, 1835
 
 
Cara madre,
perché quel che è natura appare ai vostri occhi plebeo? Fu lo stesso per me nel vostro grembo? Fui per voi vergogna?
Di amore vi siete svestita. Cieca, non avete neanche provato ad allungare la mano. Mi accusate di volgarità solo per aver appannato il vostro disegno. Solo per essere sfuggita all'elegante gabbia, che pur sempre carcere resta.
Da buona istitutrice avete fatto di me una bambola aggraziata da mostrare e prostrare. Porto ancora i segni ai polsi delle corde animate da voi esperta marionettista.
Non rinnego il mio esser donna, rinnego il peso che ne rallenta il passo; il respiro spezzato dal diniego.
Io voglio esser rosa con le sue spine, viver d'amore e morire a spada tesa. Voglio esser saetta e illuminare l'oscuro. Infuocare il ramo volto al cielo e esser cicatrice.
Vi prego non chiamatemi più Isabelle, non chiamatemi donna, chiamatemi Libertà. Perché di essa mi nutro e se sarà necessario, in nome suo, affronterò la morte.
 
Colei che mai più vi apparterrà
 


giovedì 6 marzo 2014

L'altra faccia del Cammeo la fragilità dei sogni


 
 
 

Booktrailer de "L'altra faccia del cammeo"

Tratto dal romanzo di Zito Annamaria, Edizioni Leucotea

mercoledì 5 marzo 2014

NEWS - ALLE 18:00 RENDERO' PUBBLICO IL BOOKTRAILER DE "L'ALTRA FACCIA DEL CAMMEO", Edizioni Leucotea... NON MANCATE...


5 Marzo 2014 - L'altra faccia del cammeo

Un giorno che non dimenticherò

Mentre facebook impazza e il telefono fuma, provo con le mani che tremano a condividere con voi l'uscita del mio romanzo d'esordio: L'altra faccia del cammeo, edito da Edizioni Leucotea. Da oggi finalmente è in vendita. Sono emozionata e nessuna parola può descrivere come mi sento in questo momento. Se un libro è come una sposa, visto che piove "libro bagnato libro fortunato".
 
 
Mi prendo giusto il tempo di metabolizzare; poi cercherò di raccontarvi di più di questa esperienza.
 

 

lunedì 3 marzo 2014

PAROLE... IN SILENZIO

L'estate scorsa ho avuto il piacere di leggere "I sensi del silenzio - quando la scrittura si fa dimora" di Duccio Demetrio, professore di Filosofia dell'educazione, all'Università degli studi di Milano-Bicocca. Un libro piccolo nelle dimensioni, ma immenso nel contenuto. Il silenzio... sviscerato e descritto con semplicità e profondità. Anche se per alcuni versi è indirizzato esclusivamente agli scrittori, prova a  sensibilizzare l'uomo su una componente della nostra vita di cui spesso si ha paura o comunque si sfiora con indifferenza. Insomma è un grazioso manuale che insegna ad amare il silenzio.
Il silenzio... non ne ho mai avuto paura; l'ho cercato, ho lasciato che mi avvolgesse e che liberasse i sensi da ogni limitazione. Il silenzio è un estremo confronto con se stessi. E' elevazione. E' ispiratore di emozioni. E' padrone del tempo. E' tela bianca per i pensieri. E' libro intonso per le parole. Parole lisce, morbide, raschianti. Acri e dolci all'occorrenza. Parole profumate. Parole che sanno di bruciato, perse nei carboni. Carboni spenti... e nel freddo torna il silenzio. Silenzio...
 
IL MARE SI RITRAE E RESTA SOVRANO IL SILENZIO - (citazione presa da "I sensi del silenzio")
 

sabato 1 marzo 2014

Parole che in punta di piedi penetrano il cuore

"Vorrei essere un foglio bianco per indossare le tue parole... leggère scorrono lungo i solchi della pelle, sfiorano il silenzio e temo di perderle tra le lacrime. Un canto che nutre l'anima e germoglia nel petto. Parole... si riflettono nei miei occhi e il domani si illumina. Non è di altro che voglio nutrirmi".
Voglio ringraziare un amico che oggi attraverso i suoi pensieri - come fosse sole - ha riscaldato il giardino immaginario in cui mi rifugio quando voglio restare lontana da ciò che sporca la vita. Io, che voglio circondarmi di beltà, oggi ho ricevuto in dono parole dipinte con grazia. Vorrei  emozionarmi ogni giorno dinanzi a un'anima così pura che gelosamente custodisce la sua natura. Oggi, nel libro della mia vita, non sarò io a scrivere, ma tu mio caro amico. Ti lascerò lo spazio per comporre parole che in punta di piedi penetrano il cuore. E se un giorno l'oscurità mi assalirà, sarà a questo giorno che ricorrerò. 
Il sentiero del giardino di Monet a Giverny