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venerdì 14 marzo 2014

Una furtiva lagrima negli occhi suoi spuntò...

E' il 1832 quando "Una furtiva lagrima" conquista Milano. Gaetano Donizetti nell'arco di un mese compone l'opera che di lì a breve raggiungerà il cuore di tutti gli italiani e non solo: L'elisir d'amore. E' meraviglioso come un uomo dalle origini umili avesse tra le mani la potenza di sfiorare l'anima. Questa è per me la conferma che non bisogna essere eruditi per comporre, scrivere o comunque mettere al mondo pensieri e in questo caso musiche. Conoscere i sentimenti e lasciarsi avvolgere da essi è la chiave di tutto. In questo mio percorso, ancora solo alle origini, ho voluto (e non è solo merito mio) che Donizetti lasciasse scorrere sulla guancia della mia Isabelle "Una furtiva lagrima". Quando ora vi capiterà di rivedere il booktrailer del mio romanzo "L'altra faccia del cammeo" non lasciate niente al caso. Fermatevi, ascoltate con attenzione ogni parola e lasciate che esse entrino nella vostra vita vorticosamente.

Una furtiva lagrima
negli occhi suoi spuntò:
Quelle festose giovani
invidiar sembrò.
Che più cercando io vò?
M'ama! Sì, m'ama, lo vedo.
Un solo istante i palpiti
del suo bel cor sentir!
I miei sospir, confondere
per poco a' suoi sospir!
I palpiti, i palpiti sentir
confondere i miei co'suoi sospir!
Cielo! Si può morir!
Di più non chiedo, non chiedo.
Ah, cielo! Si può morir d'amor.



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