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giovedì 20 febbraio 2014

PITTURA E POESIA: UN CONNUBIO PERFETTO

Per uno scrittore è indispensabile documentarsi; se poi vi è il desiderio di descrivere un secolo passato la fatica si fa doppia. Prima di proseguire questo discorso, desidero fare una premessa: non voglio pavoneggiarmi definendomi una scrittrice; comunemente sono scrittori "quelli già quotati", ma per essere precisa - col vocabolario in mano, cosa oramai insolita - leggo: "SCRITTORE - 1. Chi scrive opere letterarie in prosa. 2. Autore di un determinato scritto." e nel mio piccolo credo la cosa valga anche per me. Tutto questo per poter parlare di scrittura e di come la mia passione per il 1700 e il 1800 mi obblighi a studiare minuziosamente e assiduamente. Nel mio caso internet, per quanto abbia un ruolo importante, non è mai abbastanza. Il mio pane quotidiano sono i libri. Leggere sempre e tanto di quei secoli ti permette di "raccogliere" immagini e quotidianità necessarie per una scrittura realistica. Ci sono però due P che, oltre a nutrire gli occhi e il cuore, conducono leggera la penna sulle pagine bianche. Pittura e Poesia. E' difficile, per me, spiegare quali emozioni provo dinanzi a un dipinto dell'Impressionismo. Quel che conosco è merito della mia curiosità e difficilmente utilizzerò una terminologia precisa, ma credo si tratti di MAGIA (termine che uno scrittore non dovrebbe mai utilizzare; così mi hanno detto. Perché poi? Povera parolina, così bella e affascinante). MAGIA... la stessa magia che provo dinanzi a una poesia. E a questo punto alle due P ne aggiungerei una terza: P di Pace. Torniamo alla scrittura. Ricapitolando, attraverso i dipinti, la poesia e la mia strabordante immaginazione, rivivo e descrivo quei secoli come se appartenessi a essi.
Camille Pissarro - La Forrajera, 1884
 
Camille Pissarro - Giardiniere al sole pomeridiano

 
Camille Pissarro - Giardino a Eragny
 
 

Non soffermatevi a osservare superficialmente; guardatene l'espressione dei volti e ciò che avrebbero voluto dire, la postura di un corpo affaticato, l'abbigliamento, le case, le piante nelle loro stagioni, la profondità oltre i muretti... e lasciatevi cullare dalle meravigliose parole di Emily Dickinson

L'Angolo di Paesaggio -
Che ad ogni risveglio -
Fra la Tenda e il Muro
Sopra un'ampia Fessura -
Come una Veneziana - in attesa -
Si accosta ai miei occhi aperti -
È solo un Ramo di Melo -
Che si staglia obliquo, nel Cielo -
La Sagoma di un Comignolo -
La Fronte di una Collina -
Talvolta - l'Indice di una Banderuola -
Ma quest'ultima è - Sporadica -
Le Stagioni - mutano - il mio Quadro -
Sul Ramo di Smeraldo,
Mi sveglio - e non trovo - Smeraldi -
Poi - Diamanti - che la Neve
Da Scrigni Polari - mi ha portato -
Il Comignolo - e la Collina -
E anche il dito del Campanile -
Questi - non si muovono affatto -


QUESTA NON E' MAGIA?! Ed è solo un piccolissimo esempio...

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